i migliori studenti iuav e le loro collezioni fotografati in una venezia meno prevedibile (parte due)
Alan Chies ha fotografato le collezioni degli studenti della triennale per il Fashion at Iuav, e il risultato è tanto delicato quanto d'impatto.
Fotografia di Alan Chies. A sinistra abito di Francesco Mottola, a destra abito di Maria Batcu
Lo scorso venerdì 28 giugno si è tenuto presso Iuav di Venezia il Graduation Show, la sfilata di fine anno che presenta le migliori collezioni di abiti e accessori realizzate dai laureandi Iuav. Pochi giorni fa vi abbiamo raccontato cos'è successo dietro le quinte dello show attraverso le foto di Jacopo Benassi, mentre oggi vogliamo presentarvi i lavori dei singoli studenti.
Per farlo, abbiamo deciso di pubblicare alcuni scatti del catalogo Fashion at Iuav 2019. Ieri vi abbiamo presentato quelli di Bea De Giacomo, mentre oggi diamo spazio a quelli realizzati da Alan Chies. Ad accompagnarli un testo di Maria Luisa Frisa, direttore del Corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali. Ve lo riportiamo qui per intero, certi che saprà darvi le giuste coordinate per ammirare le creazioni degli studenti.
Fashion at Iuav è l’appuntamento che dal 2011 identifica la sfilata di fine anno dei corsi di laurea in moda dell’Università Iuav di Venezia e celebra la conclusione dell’anno accademico mostrando i risultati delle attività progettuali, frutto di una didattica sperimentale e di un dialogo tra specificità italiana e realtà internazionali, che contribuiscono a formare nuove figure professionali capaci di confrontarsi con la complessità del sistema moda contemporaneo. Anche in questa edizione abbiamo accostato a Fashion at Iuav un titolo che stabilisce la rotta e indirizza lo sguardo: Punto notevole. Come nel 2017 con L’innocenza del muro e nel 2018 con Fattore campo, non si tratta di un messaggio chiarificatore ma di un titolo accogliente, una suggestione. Nelle carte nautiche i punti notevoli sono i fari, le torri, gli isolotti e le cime delle montagne: costruzioni erette dall’uomo e conformazioni naturali che possono essere facilmente individuate e osservate da lontano. Sono gli elementi importanti nella navigazione costiera, i punti di riferimento. Esito di un brainstorming nell’aula docenti e collaboratori, al secondo piano del Magazzino 7, questo titolo ci è sembrato da subito la chiave di accesso per tenere insieme tutte le varie parti che danno corpo a questo evento: la direzione artistica, il set up, l’identità visiva, la regia, il sound. Non solo. Ha partecipato attivamente alla definizione di ciascuna di queste parti, come nel caso dell’intervento performativo di Jacopo Miliani con Sagg Napoli, che irrompe, per una manciata di minuti, tra la sfilata della triennale e quella della magistrale. Nell’architettura grafica, tra le pagine di questo catalogo, diventano punti notevoli le parole e i pensieri che ciascuno studente ha associato alla propria collezione e le immagini che hanno preceduto e sostenuto la messa fuoco dell’allestimento, frammenti di una ricerca iconografica che sostanzia la costruzione di un’atmosfera. Dopo aver occupato, durante la scorsa edizione, un campetto da calcio a Santa Marta, siamo tornati nella zona più prossima alla nostra quotidianità, inserendoci nello spazio intermedio tra il Magazzino 5, Polo didattico San Basilio di Università Ca’ Foscari, e il Magazzino 6, sede Iuav per l’attività didattica dei corsi di studio. Per una sera, un luogo abitualmente praticato dagli studenti viene parzialmente riprogettato e cambia fisionomia attraverso le azioni performative e allestitive accese durante il Graduation Show. […] Con un movimento inverso rispetto al nostro ritorno ai Magazzini, Alan Chies e Bea De Giacomo, invitati a raccontare visivamente i progetti degli studenti, si allontanano, lungo la Fondamenta delle Zattere fino al Lido, alla ricerca di una Venezia meno prevedibile.


















Lucrezia Baù
Segui i-D su Instagram e Facebook
Guarda anche:
Crediti
Fotografia di Alan Chies