Foto degli afterparty schifosamente ricchi di Art Basel, a Miami
Art Basel è dove il kitsch incontra l'arte contemporanea, in un mondo di profonde contraddizioni che ricorda vagamente "Il Grande Gatsby".
La fotografa Rosie Marks, come potreste aver letto su i-D, ha un talento speciale: nelle sue foto riesce magicamente a trasformare il quotidiano in assurdo. “Mi affascinano i comportamenti umani,” ci ha spiegato. Marks sguazza metaforicamente nelle stranezze della vita di tutti i giorni, nell’elemento che stride, nelle contraddizioni più spigolose. Lo spiega alla perfezione un collega di Marks, Henry Gorse, che sulla rivista Pylot scrive di lei: “Il suo lavoro sembra unire l’essenza di Martin Parr e Tom Wood, ma con la crudezza emotiva di Henry Bond.”
Nella sua ultima fanzine, Miami 2018-2019, è possibile ritrovare tutti questi elementi. “Ho scattato queste foto durante due viaggi a Miami, nel dicembre 2018 e 2019, principalmente durante le fiere d’arte e agli afterparty in spiaggia,” dice Marks. “Non ero mai stata a una fiera d’arte prima, figuriamoci ad Art Basel, quindi mi incuriosiva molto l’idea di scoprire chi e cosa avrei incontrato in questo grande evento. Nessuno prestava molta attenzione a cosa stavo facendo, perché c’erano un sacco di fotografi in giro.”
Una volta ottenuto il pass stampa, Marks ha iniziato a fotografare mostre e party, osservando silenziosamente l’opulenza e stravaganza della fiera d’arte forse più famosa al mondo, insieme al flusso di compratori, collezionisti e celebrità che vi ruotano attorno. Il risultato sono immagini che ci si aspetterebbe di vedere magari su Getty Image, ma è il commento sociale che nascondono a renderle così contemporanee: ci sono tacchi a spillo che fanno capolino dai taxi, lunghissime unghie che tentano di arraffare l’ennesimo flute di Champagne, gli accendini d’oro le cui fiamme lambiscono volti sudaticci. “I personaggi che fotografo dicono tutto ciò che c’è da sapere su di loro,” aggiunge. “L’idea di benessere, privilegio, eccessi e grandiosità è il tratto dominante, ma di foto in foto si possono notare sfumature diverse di questa decadente opulenza.”
Inizialmente, Marks non aveva intenzione di pubblicare il reportage realizzato a Miami. Ma ad un certo punto si è resa conto che condividerlo su Instagram non era abbastanza, serviva un supporto fisico. E così è nata la sua nuova zine. “Durante il lockdown ho avuto molto tempo libero, quindi finalmente sono riuscita ad occuparmi di questo progetto,” ci rivela. “Mi fa stare bene sapere di aver chiuso un ciclo, perché andare avanti quando ci sono dei lavori incompleti è difficile.”










Crediti
Tutte le immagini su gentile concessione di Rosie Marks