For once, we just dance: torna Terraforma
Il festival di riferimento dell'hinterland milanese arriva alla sua settima edizione. Dal 1 al 3 luglio sempre nel magico parco di Villa Arconati a Bollate (MI).

Fotografia di Stefania Zanetti
Tra i festival tornati a brillare in epoca post-pandemica arriva anche uno di quelli che ha maggiormente segnato la nostra epoca: Terraforma, evento prodotto da Threes Production con focus sulla sostenibilità ambientale e le interazioni tra spazio e suono. Arrivato alla settima edizione, va in scena anche quest’anno nel parco di villa Arconati a Bollate, confermandosi come il punto di riferimento di una certa ricerca musicale di quell’hinterland milanese che si estende verso il varesotto.
L’edizione di quest’anno era stata anticipata qualche mese fa da una sorta di manifesto: “No Talks – No Panels – No Screenings – No Lectures – No Workshops – No Meetings – No Streamings | FOR ONCE, WE JUST DANCE”, che esprimeva il bisogno condiviso in questo momento storico di mettere da parte tutte le speculazioni retoriche incentivate dalla mancanza di eventi dal vivo e tornare a lasciarsi andare al significato primordiale per cui eventi come questi vengono concepiti: la musica.

Ed è proprio questo che succederà a Terraforma 2022: un programma denso e poliedrico di live e dj set che si muovono tra proposte eterogenee di affezionati terraformisti come Donato Dozzy o Paquita Gordon, fino a macronomi dell’elettronica internazionale tra cui Autechre e Amnesia Scanner, ma includendo anche progetti neonati come MOIN.
L’obiettivo del concept dietro alla line up è chiaro: tornare a una dimensione esperienziale della musica, intima e totalizzante. Complice l’atmosfera rarefatta del parco di villa Arconati, dove durante la pandemia il festival ha continuato a lavorare implementato la quantità di piante presenti per un valore naturalistico ancora più d’impatto.
Terraforma 2022 si terrà dal 1 al 3 luglio a villa Arconati a Bollate (Milano). Qui trovi tutte le informazioni su programma, line up e biglietti.




Crediti
Testo: Carlotta Magistris
Fotografie su gentile concessione di Terraforma