Come si lavora a un editoriale durante una pandemia? Con FaceTime e 3D art
La quarantena ci ha trasportati tutti in un'iperrealtà in cui immaginazione e sogni regnano supremi. E se non esistono confini, l'unica via d'uscita è lasciare libero sfogo alla creatività.
Liliana indossa abito vintage nero, al di sotto top con maniche lunghe disegnato dalla modella e scarpe Maison Margiela. Nella bolla Liliana indossa: camicia Comme Des Garçons e cappello Marinne Serre
Dall'inizio della quarantena, la nostra vita è stata pervasa da un carico sempre più ingombrante di stress e malinconia, che rischia di trascinarci verso un distacco sempre maggiore dalla realtà. Luce, colori, odori, natura e tutti gli spunti creativi annessi ci sono oggi preclusi, relegati al di fuori dalle nostra mura domestiche, che sono oggi l'unica dimensione in cui possiamo vivere.
Ma ciò non vuol dire che non esistano modalità alternative di interazione con tutto ciò che si trova al di fuori. Possiamo comunque far entrare nelle nostre case la tridimensionalità di cui siamo stati privati e continuare a nutrire la nostra immaginazione: la soluzione si chiama iperrealtà.
La quarantena ci ha trasportati tutti in un'iperrealtà in cui immaginazione e sogni regnano supremi. E se non esistono confini, l'unica via d'uscita è lasciare libero sfogo alla creatività: grazie alla tecnologia, infatti, possiamo decorare i nostri sfondi o volti con fiori primaverili, ma anche ritagliarci e reincollarci su soffici distese erbose, magari circondati da animaletti che in natura neanche esistono, ma che ci fanno comunque sentire meno soli.
Questa dinamica coinvolge non solo l'intimità delle nostre case, ma anche il mondo artistico nel suo insieme: mai come oggi l’arte e il digitale sono stati così connessi, soprattutto quando si parla di moda. Un numero sempre maggiore di artisti sta infatti iniziando ad immergersi in universi ricreati digitalmente attraverso programmi di grafica, software per videogiochi e tecniche 3D. Il risultato sono realtà utopiche e virtuali che, paradossalmente, prendono spunto dalla realtà più incontaminata dal progresso.
Sull'onda di questa nuova tendenza, abbiamo voluto dare forma alla nostra iperrealtà, attraverso un editoriale di moda scattato sia su FaceTime che dalle stesse modelle con il loro cellulare e poi rielaborato graficamente per trasformare ciò che viveva nella nostra testa in materia concreta. Non biologica, certo, ma fatta di pixel e codici.








Segui i-D su Instagram e Facebook
Crediti
Modelle, trucco, moda e fotografia: Valeria Semushina e Liliana
Editor: Amanda Margiaria
Art Director: Giorgia Imbrenda
Grafici e 3D Artist: Federico Giuliani e Luca Zanotto