Tutti, ma proprio tutti, i 99 look di Gucci Ouverture
"Ouverture of Something that Never Ended" è insieme contenitore e contenuto, memorabilia e amuleto, simbolo di ieri, oggi e domani, ma anche dell'eterna ciclicità del tempo. Scopriamo insieme gli abiti che lo compongono.
Fotografia di Gus Van Sant per la nuova collezione Gucci "Ouverture of Something that Never Ended"
Qualcosa che non è mai finito: il nucleo della più recente collezione Gucci è tutto in queste poche parole, la cui versione inglese dà nome e significato agli abiti stessi: Ouverture of Something that Never Ended.
Un’idea contemporanea e necessaria quella di Alessandro Michele, che risponde a un’esigenza quantomai attuale: cosa rappresentano i vestiti in un mondo in cui ogni codice è stato scardinato, sovvertito e infine sostituito?
Il direttore creativo di Gucci lo fa radunando in sette cortometraggi (se non li avete visti, correte a recuperarli qui) abiti che non sono né vecchi né nuovi, perché raccontano l’oggi senza pretesa di spiegare passato e futuro.
E dunque Ouverture of Something That Never Ended è insieme contenitore e contenuto, memorabilia e amuleto, simbolo dell’eterna ciclicità del tempo. Tra look tratti dalla collezione F/W 15-16 e richiami molto più antichi, che arrivano al fondatore del brand Guccio Gucci, possiamo osservare lo svolgersi di una “storia scritta per raccontare il tempo che non esiste, in cui gli abiti tornano in un nuovo ambiente a loro deputato e radunano la bellezza dell’invisibile che oggi ci viene sottratto,” come ha raccontato Michele durante la conferenza stampa che ha preceduto il GucciFest.
Per scoprire insieme gli abiti che compongono questo concetto d’impossibile definizione, abbiamo deciso di condividere con voi tutte le 99 polaroid scattate da Gus Van Sant durante le riprese, che vanno a comporre il lookbook della collezione e lo incapsulano in una dimensione esperienziale lontana dalle coordinate spazio-temporali a cui siamo abituati.
Vestiti sì, dunque, ma restituiscono ciò che Michele ha promesso mesi fa: prendersi tutto il tempo che serve per creare.


































































































Crediti
Testo di Amanda Margiaria
Fotografia di Gus Van Sant