i ritratti di nudo del fotografo ren hang sono stati banditi dalla cina

Nonostante non sia il caso di iniziare una ricerca sui lavori di Ren Hang dal computer del vostro ufficio, i suoi scatti ricordano più Juergen Teller che PornHub. "L'università era noiosa, così ho iniziato a scattare fotografie", ci ha raccontato il fotografo cinese rivelando di aver quindi trascorso gli ultimi sette anni a immortalare i momenti più spontanei che solitamente avvengono tra amici - con indosso nient'altro che la loro pelle. "Non ho mai percepito la nudità come qualcosa di importante da catturare, penso semplicemente che sia più affascinante e più naturale. E i miei amici si fidano di me sempre di più".

La sua patria purtroppo non scherza e i lavori del fotografo non possono essere mostrati in nessuna galleria cinese: le autorità hanno censurato le sue foto - per niente esplicite - per un semplice "sospetto di sesso". "Il mio sito web così come i miei profili sui social networks vengono bloccati costantemente", racconta, "Sono anche stato arrestato dalla polizia durante un servizio fotografico all'aperto. Ora ci sono abituato".

Ren è solo uno dei molti artisti cinesi sottoposti alla gogna della censura e alle restrizioni espositive. Degno di nota tra questi è Ai Weiwei, prolifico artista e attivista a cui dal 2011 è stato proibito lasciare il paese. Weiwei è riuscito a raggirare creativamente il divieto di espatriare dirigendo via Skype dalla sua casa basa a Pechino Berlin, I Love You ( un cortometraggio per la serie in dieci parti Cities of Love) e, recentemente, è stato annunciato che all'artista potrebbe essere consentito visitare Londra per l'esposizione delle sue telecamere di sorveglianza in marmo e barre d'acciaio piegate, raccolte dal sito del terremoto di Sichuan del 2008.

Censurato in Cina ma con il passaporto ancora intatto, Ren ha iniziato uno spettacolo itinerante scattando a New York la sua ultima serie di fotografie, New Love. Nonostante si potrebbe pensare che Ren stia correndo entusiasta per le vie di una città in cui è legale mostrare i capezzoli, l'artista cinese non vede in realtà molta differenza tra la mentalità cinese e quella americana: "Per me, [la questione della censura] è quasi la stessa [in entrambi i paesi]. Quando facevo le foto a Central Park ero comunque preoccupato che i poliziotti potessero arrivare e fermarmi".





Crediti
Testo Emily Manning
Foto Ren Hang