boris postma fotografa la scena hardcore e gabber di tutto il mondo
È una delle subculture più originali degli ultimi decenni, che continua imperterrita a stupirci con un'estetica unica.
Non so se siate mai stati a un festival di musica hardcore, ma vi consiglio di farlo il prima possibile. A questo tipo di eventi partecipano le persone più diverse, accomunate però da codici estetici immediatamente riconoscibili, che vengono poi rielaborati in modo personale da ognuno di loro. E non si tratta solo di Air Max e tute Australian, come vorrebbe lo stereotipo Gabber: colori caleidoscopici, tagli di capelli geniali, ragazze con makeup così complessi da non aver nulla da invidiare alle drag queen, elaborati tatuaggi e piercing, piercing ovunque. Al mio primo Masters of Hardcore—che si tiene ovviamente in Olanda, paese eletto a Mecca dei Gabber di tutto il mondo—ricordo di aver passato ore osservando la creatività con cui tutti avevano messo insieme il loro look per quella che sarebbe probabilmente stata la serata dell'anno, onestamente vergognandomi non poco per i miei jeans e t-shirt neri.

Non so se l'attenzione all'abbigliamento e all'immagine vada collegata esclusivamente alla voglia di sentirsi parte di una comunità, perché va bene che nella nostra società l'abito fa eccome il monaco, ma deve pur esserci qualcosa in più se l'hardcore resiste ed esiste con orgoglio dagli anni '90, senza mai dare segni di cedimento. Ha quindi perfettamente senso l'idea dell'artista e fotografo Boris Postma di immortalare le vite dei Gabber tra Italia, Olanda e Giappone per raccontarne le mille sfaccettature, che spesso e volentieri a un occhio esterno sembrano contraddizioni vere e proprie. In fondo, l'hardcore è tanto duro e pesante quanto inclusivo, e i 160 BPM e più a cui suona altro non sono che il ritmo a cui gli outsider di tutto il mondo si muovono all'unisono. Il risultato del lavoro di Postma, che ha mangiato, dormito e ballato per anni insieme alle tribù Gabber di diversi paesi, è Planet Core, mostra fotografica che proprio grazie alla lunga fase di ricerca presenta non solo il lato più estremo e sensazionale dell'estetica hardcore, ma anche quello più quotidiano di chi si considera parte di questa subcultura.

La mostra Planet Core sarà aperta al pubblico dal 18 al 22 ottobre presso gli spazi del Melkweg Expo ad Amsterdam.





Crediti
Immagini da Press Office ©Boris Postma
Testo Amanda Margiaria