Hanno spostato l'atelier privato di Godard alla Fondazione Prada, e siamo corsi a vederlo
Il tempio dell'arte contemporanea ha dedicato alcune sale al genio del cinema, e nulla poteva avere più senso.
Courtesy Fondazione Prada
Se qualche mese fa ci avessero detto che di lì a poco saremmo finiti a camminare nell'atelier di Godard, passando a pochi centimetri dai suoi oggetti personali, osservando da vicinissimo i suoi libri, quadri e strumenti tecnici, non ci avremmo mai creduto. Eppure, è successo, e da oggi potrete farlo anche voi. Le Studio d'Orphée non è solo una mostra ma un portale spazio-temporale che vi catapulterà direttamente a Rolle, in Svizzera, nel laboratorio-casa di Godard: uno studio di registrazione e di montaggio, un luogo dove la vita del cineasta è confluita nel suo lavoro e viceversa, concretizzandosi in film che hanno fatto la storia del cinema e guidato la nascita, lo sviluppo e infine la morte della corrente della Nouvelle Vague.

Godard in persona ha rilocato nella Galleria Sud di Fondazione Prada Milano tutti i suoi oggetti personali e i materiali tecnici utilizzati per la realizzazione dei suoi film a partire dal 2010, posizionandoli esattamente come nel suo atelier originale. Che siate in fissa con il cinema e tutti i suoi feticci o dei semplici curiosi, vi assicuriamo che respirare quell'atmosfera da cui sono nati alcuni dei più grandi capolavori della storia del cinema sarà un'esperienza impagabile. Quando vi siederete lì, alle spalle dei quattro schermi con cui Godard eseguì il montaggio, circondati dai libri che l'hanno ispirato, calpestando le decine di tappeti uno sopra l'altro su cui passeggiava avanti e indietro mentre pensava, avvolti dai quadri che gli hanno tenuto compagnia nelle notti in solitaria, sarà come se foste stati lì al suo fianco per davvero. Potrete infatti esplorare liberamente questo spazio di pura creatività, senza idee precostituite o chiavi di lettura univoche: avrete l'occasione di muovervi al suo interno seguendo solo le vostre suggestioni personali, perché l'installazione non prevede alcun percorso definito.

All'interno dello studio potrete anche vedere l'ultimo lungometraggio di Godard, Le Livre d'Image (2019), e anche se avete già avuto modo di vederlo, sicuramente guardarlo nella location in cui è stato concepito e realizzato, dal montaggio al mixaggio del suono fino alla post-produzione, sarà tutta un'altra esperienza. Oltre a questo, verranno proiettati nove suoi cortometraggi (On s'est tous défilés, 1988; Je vous salue Sarajevo, 1993; Les enfants jouent à la Russie, 1993; The Old Place, 1998; De l'origine du XXIème siècle, 2000; Liberté et Patrie, 2002; Une bonne à tout faire, 2006; Vrai faux passeport, 2006; Une Catastrophe, 2008), proprio sullo schermo in cui Godard stesso li ha creati e guardati.

Un viaggio nello spazio-tempo, un'esperienza visiva irripetibile, ma anche un'installazione audio progettata da Godard: Accent-sœur è un intervento sonoro installato all'interno della Torre, in contemporanea con la mostra Le Studio d'Orphée, dove verrà diffusa la colonna sonora di Histoire(s) du cinéma, la sua opera audiovisiva in otto capitoli iniziata nel 1988 e terminata nel 1998. Un pastiche di montaggi, estratti di film, telegiornali, scritti filosofici, romanzi, poesie, musiche e opere d'arte attraverso cui raccontare la storia dell'arte del Novecento per eccellenza: il cinema.
La mostra Le Studio d’Orphée è visitabile dal 4 dicembre 2019 presso Fondazione Prada, Milano. Trovi qui tutte le informazioni necessarie sulla mostra.























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Crediti
Testo di Benedetta Pini
Immagini per gentile concessone di Fondazione Prada