Il 2020 di Giulia Frigieri è come un viaggio sui tetti delle grandi città del mondo
"In un batter d’occhio ci siamo trovati in un secondo lockdown, questa volta senza la vista delle montagne e in uno spazio molto più ristretto. Aspettiamo così il 2021, guardando i tetti di Parigi."
Fotografia di Giulia Frigieri
Best of 2020: un nome una garanzia. Dalla musica alla moda, passando per cinema e cultura, in questa rubrica di fine anno vogliamo ripercorrere i momenti e i personaggi che hanno catalizzato la nostra attenzione nel 2020, l’anno più strano della storia.
Giulia Frigieri è una giovane fotoreporter italiana che da novembre ha deciso di trasferirsi in Francia, lasciandosi alle spalle il Bel Paese. Durante il suo percorso artistico e professionale, ha deciso di concentrarsi su progetti che riflettessero sull’identità e l’emancipazione femminile in Medio Oriente e nel Nord Africa. I suoi ritratti, empatici e delicati, raffigurano spesso giovani donne in lotta contro la censura e i pregiudizi, sprigionando una forza travolgente.
Il suo viaggio nel 2020 parte a Marsiglia, attraversa Milano, Roma, L’Aquila, Napoli e termina a Parigi.

Gennaio, Marsiglia
A gennaio 2020 ho trascorso un po’ di tempo a Marsiglia, dove il mio ragazzo conduceva un periodo di visiting presso un centro di ricerca. Mi sono promessa che se mai comprerò casa, sarà il più vicino possibile alle calanche dove è stata scattata questa foto.

Febbraio, Milano
A febbraio ho trascorso un periodo a Milano per qualche lavoro e diversi incontri. Ho conosciuto e fotografato la bellissima Aya, inaugurando quella parte del mio lavoro focalizzata sulle seconde generazioni italiane.

Marzo, il cambio di residenza
Qualche giorno prima del lockdown nazionale io e il mio ragazzo abbiamo deciso di farci un paio di giorni nella casa della sua famiglia in Abruzzo, in un minuscolo comune terremotato chiamato Vallecupa, in provincia dell’Aquila. Quello che doveva essere un weekend in montagna si è trasformato in 2 mesi di residenza, insieme agli altri 15 abitanti del comune.

Aprile, Quaranteens
Durante il lockdown ho deciso di realizzare un reportage chiamato Quaranteens sulla condizione degli adolescenti in Italia durante la prima quarantena. Attraverso chiamate Skype, Whatsapp e Messenger sono entrata nelle case di tanti ragazzi e ragazze che mi hanno raccontato della loro esperienza durante la pandemia, di come hanno vissuto la didattica a distanza e di quanto pesasse loro l’assenza di aggregazioni sociali.

Maggio, Marzia
A fine maggio ho rivisto mia mamma dopo parecchi mesi. È stata la prima volta che ho sentito il bisogno di fotografarla, sul tetto di casa.

Giugno, maturità
A giugno ho lavorato a un reportage insieme alla giornalista italo finlandese Jenna Vehviläinen sulla maturità italiana del 2020, per il media YLE. È stato bello tornare a fotografare le persone dal vivo, soprattutto gli adolescenti. Questa è la notte prima degli esami davanti al liceo classico Giulio Cesare di Roma.

Luglio, 30 anni
Sono arrivati. Nell’anno più impensabile della storia sono arrivati i miei 30 anni. Questa è stata una delle pochissime feste che sono riuscita a fare nel 2020.

Agosto, sott’acqua
Ad agosto ho vinto una delle mie più grandi paure, prendere la certificazione subacquea. La foto è stata scattata alla mia seconda immersione in Sardegna. Il mio livello di panico si può notare dal fatto che sbaglio il gesto universale dello scuba diving, invece che “tutto ok” faccio il gesto che indica riemergere.

Settembre, le seconde generazioni
A settembre ho scattato un bellissimo editoriale di moda (il mio primo!) per i-D su 5 cantanti di seconde generazione di origine araba. Sul set eravamo un team super Girl Power su un tetto nella periferia di Milano (nella foto il team: Serena, Francesca, Cecilia, Camilla, Francesca & Giada).

Ottobre, Napoli
Tra settembre e ottobre ho lavorato a un progetto fotografico con protagoniste ragazze italiane afro-discendenti nelle città di Milano, Roma e Napoli, insieme alla giornalista Marta Bellingreri. Nella foto io e Marta siamo a Napoli all’ex OPG. Io sto cercando di fotografare Mariema che è molto più alta di me.

Novembre, Parigi
A novembre mi sono trasferita a Parigi, raggiungendo il mio ragazzo che a settembre aveva vinto un assegno di ricerca qui. In un batter d’occhio ci siamo trovati in un secondo lockdown, questa volta senza la vista delle montagne e in uno spazio molto più ristretto. Aspettiamo così il 2021, guardando i tetti di Parigi.

Dicembre, il BLED
Primo shooting a Parigi, con la cantante Algerina-Svizzera Flech Love per il media Desorient, sul tema del “BLED” ossia della cultural root e dell’identità.
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Crediti
Testo e fotografie di Giulia Frigieri