Per la A/W 20 Vìen ha creato un nuovo tipo di uniforme
Quella di una contemporaneità postmoderna, fluida e senza tempo.
Vìen è il marchio frutto della visione artistica di Vincenzo Palazzo la cui pratica, attraverso il susseguirsi delle sue collezioni costellate da live performance e sperimentazioni interdisciplinari, sta ridefinendo il panorama della moda underground italiana. E se per la collezione del 2017 il direttore creativo del brand ha optato per una performance all'interno di una casa milanese, per questa AI20/21 l'ambientazione della passerella è stata la prescelta.
Scegliere di presentare la collezione A/W 20 in passerella è un po' il riassunto delle intenzioni di Vìen, che ha scelto questo luogo come ring su cui presentare (e in qualche caso far scontrare) tutti i riferimenti, le influenze e le precisazioni stilistiche della nuova collezione Vìen. Un pastiche che aveva bisogno di un luogo neutro, senza alcuna corruzione simbolica, per poter esprimere al meglio l'infinita bibliografia artistica che questo marchio conosce, impara, ed applica nella maniera più efficace.
Ed ecco che gli elementi visivi spaziano dall'epoca Vittoriana alla Secessione Viennese, dai movimenti giovanili alle Rivoluzioni culturali. Il denim trova la sua casa nella sartoria più preziosa e i trench vengono plasmati su silhouette urban e streetwear. Come i serpenti, VÌEN ha raccolto item iconici e li ha spogliati del loro significato culturale, per applicare altre allusioni attraverso una costruzione degli abiti pensata e ben giustificata. Il risultato è un nuovo tipo di divisa, una divisa sociale che spazia attraverso i tempi e che raccoglie le coscienze collettive sotto una collezione che fa dell'anacronia e dell'accumulo simbolico la propria fede.
Il manifesto, I Smell You On My Clothes dell'artista contemporanea Jenny Holzer, recita:
I smell you on my skin / I say the word / I say your name / I cover you / I shelter you / I run from you/ I sleep beside you/ I smell you on my clothes / I keep your clothes.
Così VÌEN ci esprime tutta la profondità di riferimenti contenuti in questi capi, i preziosi legami che abbiamo con il passato e che è nostro dovere ricordare, ma ci ricorda anche che è in nostro potere lo storcerli a nostro piacimento, per analizzare attraverso queste giustapposizioni la contemporaneità.














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Crediti
Immagini su gentile concessione di VÌEN