100 fotografi hanno donato un loro scatto per finanziare l'Ospedale di Bergamo
L'iniziativa indetta da Perimetro ha raccolto finora più di 200.000 euro, ma c'è tempo fino al 3 aprile per contribuire.

Via Pascarella, Sha Ribeiro
100 FOTOGRAFI PER BERGAMO. Questo il nome della raccolta fondi aperta dal 27 marzo al 3 aprile a supporto della terapia intensiva dell'Ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, coordinata dal community magazine Perimetro e dalla Onlus Liveinslums. Un'iniziativa semplice e ben organizzata, come altri esempi che abbiamo visto nascere nelle scorse settimane, per fronteggiare la situazione di emergenza COVID-19, mobilitando una realtà specifica, stimolando dei nuclei collettivi.
Coinvolti alcuni tra i nomi più rilevanti della fotografia italiana contemporanea del mondo dell'arte, della moda, dell'architettura e del ritratto, tra cui talenti come Piero Percoco, Alex Majoli, Piotr Niepsuj, Oliviero Toscani, Michelangelo Di Battista, Toni Thorimbert, Giampaolo Sgura, Maurizio Galimberti. Ad ognuno degli artisti è stato infatti chiesto di donare una loro opera, acquistabile attraverso il sito del magazine per il costo di 100 euro. Il ricavato sarà interamente devoluto all'Ospedale di Bergamo, città-epicentro del massimo contagio da COVID-19.
A 48 ore dall'inizio della raccolta fondi, sono stati raccolti già più di 200.000 euro, catturando l'attenzione di altri fotografi quali Paolo Roversi e Mario Sorrenti, i quali hanno deciso di donare una loro opera e partecipare all'evento.
100 FOTOGRAFI PER BERGAMO è proprio questo; l'esempio di una comunità che fa squadra, la prova provata di quanto l'arte abbia un potere sociale e comunicativo, la miglior dimostrazione di come le arti possano essere se non necessarie, assolutamente vitali, in situazioni di emergenza. Oltre ad essere un titolo, infatti, questa frase ferrea e ben scandita è una call to action, un doveroso invito senza verbi e senza troppi complimenti.






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