Illustrazione di Alessandra Marianelli/Luchadora
100 cose che puoi fare per salvare il pianeta
O quantomeno per non contribuire a ucciderlo ulteriormente.
Illustrazione di Alessandra Marianelli/Luchadora
In occasione del Global Climate Day of Action, VICE Media Group (di cui noi di i-D facciamo parte) ha creato una serie di contenuti che parlano di ecologia, attivismo green e rapporto tra emergenza climatica e industria della moda.
Sebbene i maggiori responsabili dell’emergenza climatica siano le multinazionali e, in generale, il sistema produttivo globale, ci sono un sacco di piccole cose che anche noi possiamo fare per salvare il pianeta, o quantomeno non contribuire a ucciderlo ulteriormente.
Noi ne abbiamo selezionate 100, ma se ne conosci altre scrivici in DM su Instagram, dove ci trovi come @iditaly._
- Smetti di comprare il basilico in quelle tristi vaschette di plastica e scegli invece una piantina. Morirà presto, ma almeno puoi dire di averci provato.
- L’acqua del rubinetto non ha nulla che non va e continuare a comprare quella in bottiglia non ha senso, semplicemente.
- Se proprio non vuoi rinunciare all’acqua in bottiglia, fai scorta alla Casa dell’Acqua. Qui trovi quelle che ci sono a Milano.
- Per coprire gli alimenti prima di riporli in frigo, usa le pellicole in cera d’api al posto di quelle in plastica trasparente. Questa è prodotta in modo sostenibile.
- Ora che tutti abbiamo almeno 30 tote bag in giro per casa, è giunto il momento di iniziare a usarle sul serio. Il primo passo è ficcarne una in borsa e non toglierla più, così da averla sempre con sé quando serve.
- Anche perché, per compensare le risorse utilizzate nella produzione di una borsa di tela, dovresti utilizzarla circa 7.000 volte.
- Insieme alla tote bag, in borsa lascia anche una tazza d’asporto, meglio se termica. Ogni minuto, solo Starbuck’s mette in circolazione 8.000 tazze. Se diventassero 7.999 non sarebbe male, no?
- Metti il miscelatore al rubinetto. Risparmierai molta più acqua di quanto potresti pensare.
- Metti in discussione tutti i tuoi preconcetti sul tema dell’ecosostenibilità. Qui trovi una breve lista da cui iniziare.
- Tutto inizia comunque dalle 3R: Riduci, riusa, ricicla. That’s it.
- Diventa vegetarian*.
- Anzi, diventa vegan*.
- Se decidi di continuare a mangiare carne, cerca di affidarti alla filosofia del meno, ma meglio: magari comprane una porzione in meno a settimana, ma di qualità (possibilmente prodotta in Italia).
- Basta confezioni singole e prodotti monoporzione. Sarà superfluo ricordarlo, ma quella minestra precotta inquina, oltre che non essere esattamente una prelibatezza.
- Comprare frutta e verdura di stagione e da produttori locali dovrebbe essere la norma. Il modo più semplice per farlo è acquistarla al mercato.
- Ma per i più pigri esistono siti di spesa online più coscienti, che ti mettono in contatto con le aziende agricole vicine alla tua città. Informati su quelli presenti nella tua città.
- Tipo Cortilia o l’Alveare.
- Ricordati che molti cibi sono commestibili anche oltre la data di scadenza. Quando la dicitura è “Da consumarsi preferibilmente entro il” significa che dopo la data in questione potrebbe perdere alcune qualità organolettiche, ma è commestibile senza rischi per la salute.
- Datti un tempo massimo sotto la doccia. Due canzoni su Spotify sono sufficienti.
- A proposito: chiudi l’acqua quando lavi i denti e quando ti insaponi sotto la doccia.
- Il miglior scrub è quello fatto con i fondi di caffè, così non uccidi il pianeta perché non compri nulla e contemporaneamente smaltisci un rifiuto organico.
- Se hai le mestruazioni, è giusto tu sappia quanto inquinano gli assorbenti che usi.
- Usa. Quella. Dannata. Bicicletta.
- In alternativa, valuta il car sharing. Se vivi in città non ti serve davvero un’auto di proprietà, dai.
- Tramite il tuo cellulare puoi fornire dati ambientali che andranno a sostenere una legislazione più sensibile, dall’eliminazione della plastica al monitoraggio del progresso rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Come? Attraverso l’Earth Challenge.
- Non serve lavare i jeans ogni due volte che li utilizzi, anzi.
- Lo stesso vale per molti altri capi. Escluse sudate clamorose, sono pochi gli indumenti che richiedono un passaggio in lavatrice dopo ogni uso: giacche, felpe, maglioni, pantaloni e pigiami possono essere indossati più volte prima di finire a mollo.
- Impara a cucire, così potrai crearti abiti o accessori, oppure modificare i vestiti che hai già.
- Disdici tutti gli abbonamenti che inviano ancora materiali cartacei via posta.
- Parlando di posta, metti un cartello nell’ingresso del tuo palazzo per evitare il volantinaggio selvaggio.
- Non stampare a meno che non sia davvero essenziale. Per i documenti puoi crearti un archivio digitale e salvarlo, come per qualsiasi cosa importante, su almeno tre dispositivi diversi.
- Per quanto siano belle, le macchinette usa e getta non sono un oggetto sostenibile. Se sei un nostalgico, comprati una analogica. Continuerai a utilizzare rullini, ma almeno eviterai di comprare ogni volta un intero dispositivo in plastica.
- Sappiamo che non lo fai comunque, ma è giusto ricordarlo: meno stiri, meglio è.
- Se hai un business, munisciti di un sistema per inviare gli scontrini digitali via e-mail.
- E per quanto American Psycho ne abbia fatto un culto, hai davvero bisogno di un biglietto da visita cartaceo? Meglio un link al tuo portfolio online.
- Un e-book reader, per quanto poco romantico, è comunque una soluzione preferibile dal punto di vista ambientale ai libri cartacei.
- Sostituisci gli oggetti in plastica che si rompono con i loro alter-ego in vetro, ceramica, bambù, ferro o qualsiasi altro materiale che sia più duraturo e meno fragile della suddetta plastica.
- Getta i farmaci scaduti nell’apposito bidone. Ogni farmacia ne ha uno e non è uno sbatti ingestibile come pensi.
- Idem olio esausto e pile.
- Se puoi, fai una donazione a degli enti che preservano la natura e il pianeta. Qui trovi una lista.
- Calcola la tua impronta ecologica qui, e poniti degli obiettivi per ridurla costantemente.
- Utilizza sistemi di ricerca come Ecosia. È tipo Google, ma pianta un albero ogni tot di ricerche.
- Se prendi un volo, calcola quanto CO2 consumerai. Puoi convertire quel gesto in una donazione per degli enti che sostengono il pianeta.
- Impara a fare compostaggio domestico. Se hai un giardino, qui trovi una guida per farlo.
- Se non hai un giardino, munisciti di un disidratatore di rifiuti organici e dona i tuoi rifiuti a chi ha bisogno di fertilizzanti naturali.
- Acquista un panno per la cucina. Se ci pensi, lo Scottex usa e getta è davvero inutile.
- Non ti servono davvero tutti i prodotti per la pulizia della casa che trovi al supermercato. Spesso bastano ammoniaca o candeggina diluite in acqua per pulire e disinfettare qualsiasi superficie.
- Per sturare i lavandini, invece, basta aceto, bicarbonato e acqua calda. Costo? Più o meno zero. Spreco? Nullo.
- Quando chiedi un drink al bar, specifica di non volere la cannuccia.
- Se vai in ufficio, lascia nel cassetto della scrivania un kit di bambù per il pranzo, un bicchiere di vetro e un tovagliolo di stoffa, così non dovrai sprecare oggetti monouso.
- Getta sempre i mozziconi di sigaretta nella raccolta indifferenziata. Non a terra, dai.
- A proposito di rifiuti, ok fare la differenziata, ma la vera soluzione è produrre meno rifiuti.
- Compra un posacenere portatile da tenere con te, nel caso non ci fossero bidoni a portata di mano.
- Meglio ancora, non fumare proprio.
- Utilizza shampoo e dentifricio solidi, così non creerai spreco di contenitori di plastica.
- Inizia a prendere dimestichezza con i supermercati che vendono i prodotti sfusi. Spesso si risparmia, oltre a salvare l’ambiente.
- Impara a produrre i cosmetici in casa, è molto più semplice di quanto tu pensi.
- Il burro di cacao, per esempio, puoi farlo con zucchero e miele.
- Ci sono alternative sostenibili per qualsiasi oggetto di igiene personale. cotton-fioc e dischetti per struccarsi sono ormai fuori moda.
- Gli spazzolini sono il classico oggetto che sembra innocuo, ma dovendo essere cambiato di frequente finisce per inquinare moltissimo. Sceglilo in bambù.
- Compra cibo sfuso. Finanzierai business indipendenti e non creerai sprechi di packaging.
- Se bevi una birra, oltre al vetro ricorda di gettare il tappo nell’apposito contenitore per metallo.
- Anche il sesso può inquinare: scegliete lubrificanti ecosostenibili e sex toys preferibilmente non in plastica.
- Iscriviti alla newsletter di Negozio Leggero: ogni lunedì mattina troverai 3 consigli per condurre una vita non solo più sostenibile, ma anche ricca di piccole soddisfazioni.
- Entra nel mondo Davines per non uscirne più.
- E mentre siamo in tema, ripetiamo tutti insieme: lavarsi i capelli tutti i giorni non serve.
- L’unione fa la forza, specialmente a livello locale. Mettiti in gioco e partecipa attivamente alle iniziative della tua zona. Puoi iniziare ad esempio studiando la mappa di Fridays For Future.
- In spiaggia, raccogli i rifiuti che trovi intorno a te.
- Lo stesso vale per le passeggiate in campagna.
- O in montagna.
- Scaricati una o più di queste 6 app per una vita meno inquinante.
- Se non resisti allo shopping, ci sono un sacco di progetti legati al mondo della moda che sostengono l’ambiente. Un esempio su tutti: la t-shirt di Vivienne Westwood x Greenpeace.
- Altra regola da implementare quando si tratta di shopping: one in, one out, cioè ogni volta che si compra qualcosa di nuovo bisogna regalare/donare/vendere qualcosa che già si possiede.
- Quando compri, in ogni caso, fallo da brand sostenibili. Qui ne trovi 8 che ci piacciono, e qui altri 8.
- Qui le mascherine ecosostenibili, ché quelle chirurgiche sono inquinanti.
- Segui su Instagram piccoli brand ecosostenibili e reposta i loro lavori: spesso fanno fatica a emergere e hanno bisogno di tutto il passaparola possibile.
- Acquista da questi piccoli brand, vedendolo come un investimento: magari costa di più, ma dura anche di più.
- Leggi Fashionopolis e metti in discussione tutte le tue abitudini d’acquisto.
- Abbassa il riscaldamento: vestirsi a strati è cool da più di una stagione, ci insegna Balenciaga.
- I mercatini vintage sono i nuovi centri commerciali, lo sapevi no? Uno dei migliori è a Napoli, ed è quello di Resina.
- L’inquinamento elettronico è spesso sottovalutato. Tieni accesi i dispositivi tecnologici solo quando li stai effettivamente usando, altrimenti spegnili subito, non lasciarli in modalità stand-by.
- In casa, usa principalmente luci al LED, che consumano il 90 percento di elettricità in meno delle lampadine a incandescenza e durano 25 volte più a lungo.
- Inizia a usare l’app To good to go, che ti permette di ritirare il cibo avanzato da ristoranti e bar a prezzi davvero bassi, ma sempre di ottima qualità.
- Non buttare, aggiusta! Se non sai come si fa, Pinterest è una risorsa essenziale dove trovare diagrammi illustrati e idee.
- Pinterest non serve solo per riparare, ma anche creare. Dai un'occhiata a questa dashboard, ad esempio.
- Anche sul caro, vecchio Facebook—specialmente nei gruppi—si trovano vere chicche: chi ha bisogno di un trapano nuovo quando c’è qualcuno là fuori che lo vuole regalare pur di sbarazzarsene?
- Se il tuo posto di lavoro lo permette, organizza un mercatino di scambio durante il cambio di stagione: ognuno porta 5 capi che non usa più e li baratta con gli indumenti donati dagli altri colleghi.
- Oppure fallo con i tuoi amici e le tue amiche.
- Leggi questo grazioso articolo dei nostri colleghi di VICE Italia.
- E già che ci sei, leggi anche questa guida del The Guardian.
- Segui, leggi, commenta e partecipa alle attività di Fridays For Future in Italia. Qui trovi il loro sito.
- Se ordini cibo d’asporto, specifica di non volere posate, tovaglioli e salse.
- E se ogni mese, per un anno, ti dessi un micro obiettivo per ridurre i tuoi sprechi?
- Sciopera per il clima.
- E dopo aver scioperato, ecco cos’altro puoi fare.
- Ricorda che il tuo apporto non è che infinitesimale e statisticamente irrilevante quando si tratta di cambiamento climatico. Quindi non sentirti in colpa se non puoi risolvere tutti i problemi del mondo (anche se non vuol dire che puoi fregartene del mondo intorno a te).
- Di conseguenza, la cosa migliore che puoi fare è continuare a esercitare pressione su governi e aziende perché stipulino leggi e regolamenti a tutela dell’ambiente.
- E, ovviamente, boicottare chi ancora si ostina a non essere ecosostenibile nel 2020.
- Infine, un vademecum per capire se una crema è eco: verificare nell’etichetta che non siano presenti Petrolati (Petrolatum, Petrolatum liquidum, Mineral oil, Paraffina, Paraffinum liquidum, Vaselina, Cera microcristallina o Microcrystalline Wax), Parabeni (Imidazolidinyl urea e Diazolidinyl urea (cessori di formaldeide); Methylchloroisothiazolinone; Methylisothiazolinone; Formaldheyde; DMDM hydantoin; Benzylhemiforma, 2-bromo, 2-nitropropane; 1,3-diol, 5-bromo, 5-nitro, 1,3-dioxane; methyldibromo glutaronitrile; sodium hydroxymethylglycinate), Siliconi (Amodimethicone; Dimethicone; Dimethiconol; Cyclomethicone; Ciclopentasiloxane; Trimethylsiloxysilicate; Altri ingredienti dalla composizione simile terminanti con -thicone; -xiloxane; -silanoil); la presenza di Alcool è okay solo se è alla fine dell’INCI e se sono “alcool buoni”, ovvero: Benzyl Alcohol, alcool etilico naturale o alcool alimentare biologico o alcohol denat, Behenyl Alcohol, Cetearyl Alcohol, Cetyl Alcohol, Lanolin Alcohol, Stearyl Alcohol) e verificare che ci sia la dicitura “LAV - Dalla parte degli animali” (cruelty free controllate da ICEA) → reference.
- Ci sono un sacco di cose da fare, come abbiamo visto, per contribuire alla salvaguardia della Terra. La più importante, forse, è la costanza: cerca di portare avanti con regolarità le tue nuove azioni, finché non diventeranno abitudini. Non mollare, semplicemente.
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Crediti
Illustrazione di Alessandra Marianelli/Luchadora