foto della collaborazione tra agnona e l'artista carrie oyama
E sì, vi faranno dire WOW.
Venerdì 4 Ottobre Simon Holloway e Alessandra Carra, rispettivamente direttore creativo e CEO di Agnona, assieme a Creative Growth Art Centre (di cui vi parleremo tra pochissime righe), GARAGE, insider del settore e ospiti speciali si sono riuniti a Londra in occasione di Frieze per celebrare l'artista newyorkese Carrie Oyama, classe 1948.
Per suggellare il lancio di tale collaborazione, il brand ha scelto di organizzare una cena in cui sono state raccolte donazioni per il progetto The Creative Growth Art Centre, associazione artistica per persone disabili fondata nel 1974 ad Oakland, California. L’associazione si sviluppa attorno a un principio cardine, ossia quello che l’arte sia un elemento fondamentale nell’esperienza umana, e per questo va tutelata, protetta, e resa accessibile a tutte le tipologie di persone. The Creative Growth Art Centre ha infatti come obiettivo ultimo quello di rappresentare e dare spazio ai talenti di artisti disabili, offrendo atelier per la loro crescita artistica e gallerie in cui esporre le loro opere.
Carrie Oyama, laureatasi negli anni ’60 alla School of Visual Arts di NYC, è entrata a far parte di The Creative Growth Art Centre a partire dagli anni ’80, quando ancora si dedicava a sculture in ceramica.
Ora l’artista è famosa internazionalmente per il suo stile pittorico, fatto di linee essenziali, associabile per certi versi a quelle di Egon Schiele. I suoi tratti, principalmente in bianco e nero con alcune note di colore (seppur rare), sono delicati e interconnessi tra loro da una miriade di spessori diversi, trasformando corpi e dettagli in fitte ragnatele che si intersecano tra loro secondo ritmi e percorsi eleganti. Essi diventano dei giochi prospettici, in cui l’occhio deve indagare più volte il disegno per scoprirne il significato più recondito.
La particolarità di Oyama è il fatto che realizza le sue opere con la mano "sbagliata", – ossia la sinistra – con la coscienza di voler far trapelare il caso all’interno dei suoi disegni. In questo modo, l’artista lascia che il disegno emerga naturalmente dal suo subconscio, stimolato da ricordi, fotografie e dalla sua più pura immaginazione; senza porsi in una posizione dittatoriale o di giudizio sul progetto in corso, creando una circostanza per cui l’opera possa crearsi e definirsi da sola.
Per Agnona l'artista ha creato una borsa versatile in solo cento pezzi, con preziosissimi ricami su cashmere e da cui affiorano le sue figure lineari. Questo evento ha reso omaggio contemporaneamente alle diverse pratiche artistiche, le diverse tipologie di lavoro e i background delle persone coinvolte nel progetto; rendendo questa una collaborazione tutt'altro che scontata.
Qui, è possibile intraprendere un viaggio virtuale nel mondo del The Creative Growth Art Centre.
E qui vi facciamo vedere chi c'era, com'è andata e com'erano le opere di Oyama.





















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Crediti
Fotografia su gentile concessione di The Creative Growth Art Centre e Ufficio Stampa Agnona.