E se anche l'età non fosse che uno stereotipo di bellezza?
Gilda e Noemi, due persone opposte in tutto, ma complementari da ogni punto di vista. La prima influente nel mondo dell'arte e della moda, l'altra famosa su Tik Tok. Insieme per raccontarci che in fondo, anche l'età è uno stereotipo da superare.
Fotografia di Carmen Colombo. Noemi (in secondo piano) indossa reggiseno dall'archivio della stylist, pantaloni Nicole Valenti, scarpe Gucci. Gilda (in primo piano) indossa cappello dall'archivio della stylist, manicotti Prada, reggiseno Calvin Klein.
Noemi. 22 anni. Tik Toker e studentessa.
Gilda. 62 anni. Artista e icona.
Noemi, una massa leonina di capelli dai riflessi d'oro e occhi azzurri che ti inchiodano.
Gilda, chioma argentea e sguardo nero che è abisso in cui perdersi e poi ritrovarsi.

Noemi e Gilda non si conoscono. Appartengono a mondi ed epoche diverse. Fanno lavori diversi. Vivono le loro vite in modo diverso. Parlano con accenti diversi, la prima padovana, la seconda toscana. Noemi e Gilda sono diverse, che più non si può.
I brevi video che Noemi pubblica sui social vengono visti da milioni di persone. Solo su Tik Tok la seguono più di 300.000 persone. In 11 milioni e 800 mila le hanno lasciato un cuore in segno d'apprezzamento per chi è, come si presenta e ciò che fa su questa piattaforma.
Le opere d'arte e le fotografie che Gilda crea insieme al suo partner Bodha sono lavori concettuali e altamente sperimentali, apprezzati in particolar modo dal fashion system milanese, di cui Gilda non è solo un'esponente di spicco, ma una forza trainante.

Scegliamo di fotografare Noemi e Gilda insieme in un impeto di follia, perché potrebbero odiarsi. O, ancora peggio, potrebbero non trovare alcun punto di contatto, ignorarsi, non capirsi. Sulla carta non hanno nulla in comune, dalla più ovvia età al loro carattere.
Noemi, così estroversa di fronte alla telecamera, dal vivo è riservata. Ci mette un po' a sciogliersi, ma poi la sua forza ci travolge. È il suo primo servizio fotografico, ma non si tira indietro, anzi vuole prendersi lo spazio che merita. Finiamo invariabilmente a parlare della sua popolarità online e come spesso succede in questi casi è come se a raccontarci tutto fosse un'altra persona. Non @hey.sober, ma Noemi.
Gilda, così complessa da leggere sui social media, nella vita reale è come una fissione nucleare che continua a sprigionare energia. Alcuni direbbero carismatica, noi preferiamo l'idea di una sciamana contemporanea. Una donna padrona al 100 percento della sua forza, che sa plasmare ed emanare a suo piacimento.

Noemi e Gilda si amano, fin dal primo istante. Non sappiamo se sia il magnetismo di Gilda o la quieta serenità di Noemi, o forse entrambe le cose, ma sul set si respira un’aria di pura, incontenibile gioia.
Abbiamo scelto Noemi perché trasmette un’immagine di sé che supera gli stereotipi di bellezza (oltre che di genere) delle nuove generazioni. Nei suoi video fa spesso espressioni strane, buffe. Sul suo feed non c’è spazio per la patinata perfezione femminile e composta delle riviste con cui lei, noi e sicuramente anche Gilda siamo cresciute.
È stato lo stesso motivo a spingerci verso Gilda: volevamo fotografare una donna libera da preconcetti sulla sua bellezza, che usa il suo corpo per fare e creare, senza giudicarlo in termini di bello/brutto ma preferendo invece il paradigma funzionale/non funzionale. Volevamo raccontare visivamente il modo in cui sti stanno evolvendo i canoni estetici nel 2019.

Anche qui, anche se è fashion nel senso più esclusivo del termine, anche se Noemi e Gilda hanno acconsentito a mostrarsi e mostrare i loro corpi, abbiamo voluto raccontare una storia di anime che si incontrano e persone che si muovono, danzano libere e occupano tutto lo spazio che c'è, senza scusarsi per averlo fatto, né tantomeno sentirsi in colpa.
Nel suo coraggioso memoir autobiografico Fame: Storia del Mio Corpo (Einaudi 2018), l'autrice americana Roxane Gay scrive: "È questo che si insegna perlopiú alle ragazze: a essere magre e minute. A non prendere spazio. A essere visibili ma silenziose, e una volta visibili anche gradevoli con gli uomini, accettabili per la società. E noi donne perlopiú sappiamo di dover scomparire, ma è una cosa che va detta e ripetuta, forte e chiaro, perché possiamo resistere e non piegarci a quello che ci si aspetta da noi."
Ecco, Noemi e Gilda non sono ciò che ci si aspetta da loro. Mai.











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Crediti
Fotografia di Carmen Colombo
Creative Direction e testo Amanda Margiaria
Styling Giorgia Imbrenda
MUA e Capelli Silvia Sidoli
Assistente alla Fotografia Michela Benaglia
Assistente alla Styling Silvia Marri
Assistente al Set Carolina Davalli
Modelle Gilda e Noemi