foto della nuova collabo virgil abloh x ikea

Immagine su gentile concessione di IKEA
Virgil Abloh, direttore creativo di Louis Vuitton e rinomato designer grazie alle sue multidisciplinari opere d'avanguardia (oltre che per le famosissime parole virgolettate stampate sugli oggetti più disparati), non è certo nuovo a collaborazioni cool, o inaspettate. Quella con IKEA, però, è una delle più attese degli ultimi tempi, e finalmente ne sappiamo qualcosa in più.

Innanzitutto, sappiamo quando la collezione sarà disponibile: dall'1 novembre negli store fisici IKEA di Milano e Roma, mentre dall'11 novembre arriverà anche online, sempre sul sito IKEA. E poi il nome: si chiamerà MARKERAD, che significa in svedese marchiato, evidenziato, segnato. Anche sul target Abloh è stato piuttosto chiaro: gli 11 oggetti sono pensati per i Millennial che hanno intenzione di arredare la loro prima casa.

Unendo le forze con Henrik Most, leader creativo di IKEA, Abloh ha lavorato con in mente l'idea di fornire il necessario per arredare la cosiddetta "prima casa", ossia il piccolo e grande traguardo che si raggiunge quando ci si trasferisce a vivere da soli, magari in affitto in un micro monolocale, che però può diventare la reggia più lussuosa, se arredata a dovere.

Nel comunicato stampa, Most dichiara infatti: "I Millennial si aspettano che venga risolto prima di tutto l'aspetto funzionale e poi chiedono che venga creato un valora aggiuntivo, un legame emotivo con il prodotto." Detta così, la questione sembra semplice, eppure gli incontri tra Abloh e Most sono stati tantissimi, e la ricerca per cercare di soddisfare al meglio questo target è stata più che minuziosa. Ironia e umorismo sono state una chiave di lettura dell'arredamento classico, interpretato in chiave "off" dal designer di moda.

L'intenzione era quella, con le parole di Abloh, di "nobilitare l'anonimo" e di rendere speciali quegli oggetti essenziali dell'arredamento base. Ecco quindi che la sedia, solitamente già sbilenca nelle case degli studenti, viene integrata direttamente con un fino piedino per bilanciarla. E la cassetta degli attrezzi viene chiamata "HOMEWORK", ("compiti" in inglese) con un gioco di parole che fa l'occhiolino al fatto che forse chi si è appena trasferito nella casa, fino a qualche mese prima, stava finendo i "compiti" come potrebbe essere una tesi di laurea.

Infine, grande punto a favore della collaborazione è l'accessibilità. Esempio di come collezioni per "giovani" possano davvero esserlo sia a livello di prezzo e sia di relazione verso il prodotto. Brand che si promuovono come tali non sempre lasciano lo spazio al ragazzo medio di poter acquistare i prodotti offerti, invece IKEA x Abloh assegna prezzi per nulla esorbitanti a specchi, tavoli, borse e oggetti che sono davvero la base di una prima casa, e non solo.







Crediti
Testo di Carolina Davalli
Immagini su gentile concessione di IKEA