la personale di yoko ono apre al moma
Alla mostra dei suoi lavori degli anni 1960-1971 c'è anche la celebre opera in cui chiede ai visitatori di toccarsi a vicenda.

Yoko Ono. Cut Piece. 1964. Performed by Yoko Ono in New Works of Yoko Ono, Carnegie Recital Hall, New York, March 21, 1965. Photograph by Minoru Niizuma. © Minoru Niizuma. Courtesy Lenono Photo Archive, New York
È stata inaugurata al Museum of Modern Art di New York la mostra personale di Yoko Ono dagli anni '60 agli inizi dei '70. Yoko Ono: One Woman Show, 1960-1971 presenta più di 125 oggetti, lavori su carta, installazioni, performance, registrazioni audio e film dei suoi esordi, quando lavorava tra New York, Tokyo e Londra.
L'esposizione comprende anche molti lavori interattivi, compresa la scala dal titolo To See the Sky, su cui si può salire, Painting to Be Stepped On (auto-esplicativo), e una stanza dedicata al suo testo scritto nel 1963 Touch Poem for Group of People, che rappresenta un semplice invito ai lettori a "toccarsi tra loro". Touch Poem ha fatto scalpore negli anni '60, nato quando la Ono capì che le persone si stavano allontanando le une dalle altre, ma questa situazione è ancora più estrema oggi, in un mondo dove la maggior parte dei contatti anche tra gli amici più stretti avvengono a distanza, attraverso mezzi elettronici che sfruttano internet.
Le fondamentali performance artistiche di Ono, come Cut Piece sono presenti anche attraverso delle registrazioni video. Questa mostra è molto più concreta rispetto al non ufficiale debutto della Ono al MoMA nel 1971. Sotto il nome del Museum of Modern [F]art, il pezzo del 1971 invitava i partecipanti a cercare le mosche che la Ono aveva liberato nel museo e che avevano cominciato a uscire nella città di New York.