un viaggio nel tempo tra singolarità' e wrapping
Venite con noi al Museo dell’Ara Pacis di Roma a vedere Alba, l’ultima performance di Thomas De Falco.

Foto Tassili Calatroni
Incontriamo l'artista Thomas De Falco a Roma durante l'installazione di "Alba" il suo ultimo progetto di performance e scultura tessile, a cura di Laura Cherubini in collaborazione con EQUA.
Lo troviamo davanti all'altare dell'Ara Pacis, monumento augusteo del 9 a.C., mentre prepara e sistema lunghe radici di wrapping tessile sulla sua vestale contemporanea, una giovane ragazza romana dal profilo nobile, seduta su una sedia da arbitro. Sotto il lungo abito bianco a campana nasconde dei musicisti - un violino e un flauto traverso intrecciano suoni tra nodi di cotone e seta grezza.


Proseguiamo dietro l'altare e scopriamo un ragazzo e una ragazza dai capelli rossi ardenti, imbrigliati in bozzoli di cotone e seta distesi a terra sul marmo. Li conosciamo bene, Reverie e Olivier sono tra gli interpreti preferiti di Thomas De Falco, che li vuole uniti in quasi tutte le sue performance. Nell'antica Roma, l'Ara era l'altare destinato ad ospitare gli oggetti del sacrificio agli dei per mezzo del fuoco.



Visitiamo la parte finale dell'installazione che si trova nell'auditorium del Museo. Al centro del palcoscenico è posto un enorme wrapping che avvolge, dalla vita al piedi, i corpi di diversi modelli, adulti e bambini che formano una sorta di grande bozzolo tessile, un organismo di trama e ordito, che li comprende e, contemporaneamente, li separa. De Falco ci porta in viaggio nel tempo, qui all'Ara Pacis, tra luci e ombre, i suoi wrapping sono quasi cordoni ombelicali, che ci salvano dalle forze gravitazionali di universi paralleli.


Crediti
Testo Gloria Maria Cappelletti
Foto backstage e performance Tassili Calatroni