miaoran e the-sirius: i nuovi designer asiatici conquistano milano
Durante la MFW appena terminata, la città ha ammirato il lavoro di numerosi stilisti provenienti dall'Asia. Ne abbiamo scelti due, che rappresentano il trend in costante crescita di questa new wave orientale.


Milano torna a essere crocevia internazionale, cosmopolita e multiculturale. Sono sempre più giovani creativi che da tutto il mondo scelgono di trasferirsi qui, generando un network che si apre verso nuove traiettorie tra l'Asia, l'Africa e l'Est Europa. Si mescolano culture, subculture, simboli e linguaggi diversi, ed è proprio il melting-pot culturale che stimola il fermento e la scena che diventa sempre più interessante. E se la moda italiana è da sempre associata a un'immagine in qualche modo "classica" ed "establishment", sembra che oggi qualcosa stia cambiando. Dall'Asia inizia ad affermarsi una nuova generazione, che sceglie Milano come luogo d'elezione, dove vivere e lavorare. Alcuni di loro sono nati qui, altri sono in città solo per la Milan Fashion Week, grazie anche alle nuove opportunità che la Camera della Moda offre ai giovani talenti attivi nell'industria. È il caso del brand sudcoreano The-Sirius, che grazie al supporto dell'International Designer Exchange Program (IDEP) di Mercedes-Benz, ha vinto l'opportunità di portare in passerella la sua collezione primavera/estate 2018 durante la Milano Moda Donna.

Senza cadere nella retorica, la sensibilità asiatica, anche nella moda, va in profondità, racconta di mondi interiori e trasmette purezza e poesia. "Ho portato alla luce ciò che normalmente sta all'interno, a contatto con il corpo: strutture e linee grafiche che sono la costruzione di ogni capo. Volevo trasmettere l'essenza di un momento di benessere, di contatto con la natura. Un'idea di vacanza come liberazione della mente e dello spirito" ci ha raccontato Younchan Chung, designer coreano di The-Sirius. La silhouette ricorda l'architettura futurista, con forme decise, cuciture geometriche, righe e chiusure lampo, ma a riscaldarle dettagli in pizzo e rifiniture sartoriali. Il flair è essenziale e artigianale allo stesso tempo. Pelle d'uovo, corda e nudo sono illuminati da punte di ocra, senape e verde su linee morbide per forme unisex. La struttura dell'abito esce fuori, tasche e cuciture diventano grafiche ed elementi decorativi che si mescolano a righe e linee, in un raffinato crossing geometrico. L'idea è quella di dimostrare che ciò che davvero è importante, è quello che sta dentro di noi.




C'è invece chi dalla Cina ha deciso di vivere a Milano come Miaoran, visionario creativo cinese, presente nel calendario della moda milanese con diverse presentazioni nell'ultimo anno. Per la prossima collezione primavera estate ha trasformato, in collaborazione con il magazine indipendente Punkt, il Circolo Combattenti e Reduci di via Volta in un labirinto dove scoprire giacche e capispalla tra proiezioni, sculture e tende in tessuto. "Per me gli abiti sono un concetto fatto di tessuto, sono la casa del nostro corpo. Questa collezione nasce con l'idea di suggerire una ricerca interiore per ritrovare se stessi, contro l'omologazione. Sulle giacche c'è dipinto Who are you?, che è un tema ricorrente in tutte le mie collezioni. Il labirinto è per me simbolo di questa ricerca. L'allestimento è giocato sul vero e sul falso per cercare di rappresentare i falsi miti che popolano il nostro mondo," ci racconta lo stesso Miaoran. Le sculture in gesso diventano così la tela bianca su cui proiettare immagini della collezione, con un effetto di scomposizione visiva che colpisce. Grande studio dei materiali naturali e dei colori, intesi come basi su cui poter scrivere i propri pensieri ed emozioni.



Un approccio alla moda fresco ma allo stesso tempo interessante, che arricchisce la scena di Milano di presentazioni e istallazioni non convenzionali, collaborazioni tra diversi gruppi creativi.


Crediti
Testo Alessio de Navasques
Fotografia di Andrea Buccella